A-FIRE non è l’unica tecnologia che affronta il problema dell’inertizzazione dell’amianto, ma supera le altre in termini di sostenibilità economica e ambientale.
Cosa significa inertizzazione dell’amianto?
L’inertizzazione consiste nella completa ed irreversibile decomposizione di tutti i tipi di amianto presenti in un MCA o RCA. In altre parole, le fibre di amianto vengono sostituite da cristalli granulari di altri minerali (non nocivi) e da materiale amorfo/vetroso. Nel processo A-FIRE (come nella maggioranza dei brevetti tecnologici di inertizzazione), l’inertizzazione prevede un riscaldamento ad alte temperature (circa 1100°C). Quanto tempo impiega l’amianto a decomporsi? Per quanto tempo il MCA/RCA deve essere mantenuto a 1100°C? I tempi generalmente previsti sono nell’ordine delle ore o addirittura delle decine di ore. Questo comporta un problema di sostenibilità economica: tenere un forno a 1100°C per 10 ore ha costi elevatissimi. Per tale motivo, nonostante l’esistenza di oltre 30 brevetti di inertizzazione italiani (e centinaia nel mondo), in Europa esiste un solo impianto di inertizzazione dell’amianto (INERTAM Group Europlasma)
L’inertizzazione dell’amianto: una questione ancora aperta
I processi di inertizzazione dell’amianto attualmente noti condividono a vari livelli un problema ancora irrisolto: quello del tempo. I processi di “cottura” dell’amianto in grado di renderlo inerte sono infatti generalmente molto lunghi e richiedono decine di ore per essere compiuti. La tecnologia A-Fire è in grado di ridurre il tempo necessario all’inertizzazione a poche decine di minuti.
A-FIRE si basa sul brevetto n°25588/’17 di Tuccitto & Grillo, che prevede un nuovo processo di inertizzazione basato sul trattamento termico in forni ad atmosfera controllata. L’aspetto innovativo riguarda i tempi del trattamento, che complessivamente non superano i 60 minuti. Questa è la chiave della sostenibilità economica della tecnologia A-FIRE.